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Cos’è una Filiera Produttiva?

Cosa si intende per filiera? Quali sono i maggiori esempi di filiera all’interno del panorama produttivo italiano?

In questo articolo vogliamo raccontare alcune delle buone pratiche di filiera in ambito economico ed organizzativo, approfondendo il tema della tracciabilità.

Filiera: significato e spiegazione del termine

Volendo partire da una definizione ampia, potremo dire che la filiera produttiva è l’insieme dei soggetti imprenditoriali che, in maniera diretta o indiretta, contribuiscono alla messa sul mercato di un prodotto o di un servizio. In altre parole, la filiera è l’insieme degli attori, di cui fanno parte anche (ma non solo) le imprese di produzione e trasformazione, che contribuiscono alla creazione, alla distribuzione e alla commercializzazione di uno specifico bene.

In questa direzione, è esemplare la definizione di filiera produttiva che dà il vocabolario Treccani: “catena di passaggi produttivi che precedono l’arrivo della merce sullo scaffale del negozio (per es., nel settore della pasta secca, la filiera produttiva comprende la produzione di grano, la molitura, la produzione di pasta, il settore del confezionamento con film, inchiostri, adesivi, lo stoccaggio del prodotto finito, il trasporto fino alla vendita nei punti di distribuzione).”

Quali sono i maggiori esempi di filiera all’interno del panorama produttivo italiano?

In Italia, il concetto di filiera è molto spesso associato all’universo agroalimentare. Dalle produzioni a filiera corta, per cui l’Italia mantiene il suo appeal a livello internazionale, all’industria del food, ormai fortemente delocalizzata – come quella dell’olio extra vergine di oliva .

Se il settore agroalimentare è il modello di riferimento, altre sono le sei filiere strategiche individuate dal MISE nel Decreto del 25 Marzo 2022 (https://www.mise.gov.it/images/stories/normativa/DD_M1C2_Inv52_filiere_2022.pdf), ovvero automotive, design, moda e arredo, microelettronica e semiconduttori, metallo ed elettromeccanica.

Supply chain e filiera: analogie e differenze con il termine inglese

Il corrispetto inglese del termine italiano filiera è ‘supply chain’, che letteralmente significa ‘catena di approvvigionamento’. Di fatto i due termini vengono per lo più utilizzati in maniera identica nelle due lingue; tuttavia ci sono alcune differenze. Il termine italiano filiera infatti non esplicita il significato di approvvigionamento, ma semmai lo contiene implicitamente.

Volendo tradurre più precisamente ‘filiera’ in inglese, dovremmo utilizzare soltanto ‘chain’, catena – termine che ben si adatta a descrivere il modello organizzativo alla base di queste meccaniche produttive. Ogni anello della catena è infatti indissolubilmente connesso con quello che lo precede e quello che lo segue. Allo stesso modo la filiera produttiva trae la sua forza proprio dalla cooperazione degli agenti impegnati nella produzione e nella consegna del prodotto.

Così, se un italiano parla di filiera idraulica, filiera elettrica, filiera agroalimentare, filiera del legno,

filiera dell’olio o filiera logistica, un inglese parlerà di hydraulic chain, electrical chain, agri-food chain, wood chain, oil chain e logistics chain.

Filiera professionale e chain traceability

In Italia, come spesso capita, per praticità abbiamo preso in prestito la terminologia anglosassone. Fra gli addetti ai lavori si parla infatti di ‘supply chain management’, facendo riferimento in modo particolare ai processi di ‘sourcing, procurement, conversion, and logistics management’ ovvero di fornitura, approvvigionamento, trasformazione e gestione della logistica.

Proprio all’interno di queste dinamiche vi è incluso il concetto stesso di tracciabilità di filiera, ‘chain traceability’. Conoscendo la materia prima in ingresso, i processi e la tecnica utilizzata nella produzione, così come avendo ben chiari i passaggi legati all’impacchettamento e alla distribuzione, la tracciabilità è iscritta nel concetto stesso di filiera. Ecco che, nella duttilità terminologica dell’inglese, il significato di supply chain si allarga arrivando ad includere l’intera filiera professionale – e non solo quella parte dei lavoratori impiegati nella fase strettamente produttiva.

Tracciabilità, filiere e certificazioni

La tracciabilità fa riferimento alla capacità della filiera di identificare formalmente la provenienza, il nesso causale e le relazioni in utilizzati nella produzione.

Attraverso la tracciabilità è possibile garantire la trasparenza e attribuire la responsabilità lungo tutta la catena di fornitura. Documentando per ogni prodotto/servizio le origini, la storia, i componenti, la qualità e il livello di sicurezza incorporato.

In questo modo, è possibile verificare e certificare il soddisfacimento di determinati standard di conformità rispetto alle normative vigenti.

Oltre alle certificazioni legate ai singoli comparti e settori merceologici, esiste il concetto di certificazione di filiera, molto importante nella rappresentazione del prodotto sul mercato. Una specifica filiera produttiva è infatti tracciabile – ha maggiore forza dal punto di vista economico e può godere di maggiore visibilità rispetto alle singole aziende che ne fanno parte.

Lunghezza delle filiere

Le filiere possono essere certificate oppure no, tutte però devono rispondere a criteri di tracciabilità per essere competitive sul mercato. La lunghezza della filiera, la concentrazione di lavoro distribuito sulla catena e la distanza tra le imprese sono spesso fattori determinanti nella qualità della resa finale e nel prezzo del prodotto. Formalmente è possibile individuare due tipologie di filiera in base alla lunghezza:

– Filiere lunghe (filiere articolate, maggiori passaggi intermedi dalla produzione alla vendita)

– Filiere corte (dalla produzione al confezionamento e subito alla vendita)

Un’altra dimensione che riguarda la lunghezza delle filiere è quella territoriale. Ci sono Filiere nazionali/regionali e Filiere globali/delocalizzate, a seconda delle distanze percorse dalle materie prime, dai semilavorati, fino agli stabilimenti di produzione o di finalizzazione prodotto.

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